Difetti della Ghiandola Mammaria

Amastia:

è l’assenza di sviluppo della ghiandola mammaria mono e/o bilaterale. 
Può essere congenita, per alterazioni embrionali o fetali, o per trauma post natale.

L’amastia congenita può presentarsi con assenza del capezzolo (atelia) ed avere dei quadri di malformazioni complesse del torace come nel caso della sindrome di Polland > (aplasia del muscolo gran pettorale), nelle malformazioni costo sternali (pectus excavatum ), o solo agenesie costali.

Le amastie acquisite si manifestano alla pubertà con problemi di crescita della ghiandola causa radiazioni, infezioni o per interventi subiti in età infantile. Nell’atelia s ricostruisce il complesso areola capezzolo come nel caso di esiti di mastectomia. 

Nella sindrome di Polland, caratterizzata da aplasia del muscolo pettorale, anomalie ossee della parete toracica, da deficienza del tessuto sottocutaneo mammario, ipoplasia della mammella e del capezzolo, ipoplasia dell’avambraccio, l’intervento lo si può effettuare al termine dello svliluppo puberale (in media sui 19-20 anni). 

Si utilizzano materiali protesici e/o autologhi con un buon risultato estetico. Nella politelia si ha un aumento di numero dei capezzoli, privi però di strutture ghiandolari.
La sede di sviluppo è dalla linea ascellare fino al pube, detta anche “linea del latte”. 
Il trattamento prevede, dato che però non danno problematiche alcuna, la rimozione chirurgica solo se il paziente lo dovesse richiedere. 

 

Ginecomastia:

è un aumento del volume della ghiandola maschile dovuto a diversi fattori: 

  • ormonali in età puberale, la sola che richieda un trattamento chirurgico sia per fattori estetici che a scopo profilattico di pre cancerosi

  • da tumori del testicolo o della corticosurrenale

  • da terapia a base di estrogeni per carcinoma prostatico

  • da cirrosi epatica per ridotta degradazione di estrogeni endogeni.


La ginecomastia si può presentare nella forma  hiandolare (ipertrofia del tessuto duttale),fibrosa (ipertrofia del tessuto fibroso, stromale), mista .
Il volume che si riscontra sulla regione mammaria varia a secondo del problema del paziente: si può avere solo un minimo accenno di aumento della ghiandola mammaria fino ad arrivare alle forme più gravi in cui si ha una volumetria considerevole, simulando una vera mammella femminile.

L’intervento, dopo accurati esami ormonali endocrinologici ed ecografici, prevede: 
a) un’asportazione chirurgica della ghiandola simil ad una mastectomia con incisione periareolare circolare (intervento che però è  indicato per le forme strettamente ghiandolari in quanto lascia spesso una brutta cicatrice ed un infossamento del complesso   areolare)
b) nelle restanti forme fibro adipose si esegue una lipoaspirazione del tessuto con utilizzo di micro cannule con minime incisioni di 2 millimetri tale che si rende omogenea la regione senza creare inestetismi
c) oggi abbiamo a disposizione anche la tecnica della lipolaser che scioglie il tessuto fibro adiposo  e con effetto retraente sulla cute   (tightening) permette alla cute stessa di non rimanere lassa.

 

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